Nuclear Abolition News and Analysis

Reporting the underreported threat of nuclear weapens and efforts by those striving for a nuclear free world.
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IDN Global News

UN-Ausschuss bleibt skeptisch über die Sanktionen gegen Nordkorea

Von Ramesh Jaura

Foto: Menschen der Armee begrüßen freudig den Erfolg im H-Bombentest. Namensnennung: The Rodong Sinmun.

BERLIN | NEW YORK (IDN) – Sechs Tage bevor der UN-Sicherheitsausschuss einstimmig zustimmte, härtere Sanktionen gegen die Demokratische Volksrepublik Korea (DPRK) zu verhängen, erhielt er einen alles andere als ermutigenden Bericht über die Durchführung der bisher scharf kritisierten Sanktionen.

La Commissione ONU è scettica in merito alle sanzioni alla Corea del Nord

A cura di Ramesh Jaura

La Commissione ONU è scettica in merito alle sanzioni alla Corea del Nord A cura di Ramesh Jaura BERLINO | NEW YORK (IDN) – Sei giorni prima di approvare all’unanimità l’imposizione di misure più severe alla Repubblica Popolare Democratica (RPD) di Corea, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ricevette un rapporto, tutt’altro che incoraggiante, sull’applicazione delle sanzioni inflitte finora. Il rapporto, presentato al Consiglio il 5 settembre dalla Commissione di Esperti delle Nazioni Unite che monitora l’applicazione delle sanzioni approvate dal Consiglio di Sicurezza contro la Corea del Nord, sostiene: “La blanda attuazione del regime sanzionatorio e le tecniche di evasione della nazione, in continua evoluzione, minacciano gli obiettivi delle risoluzioni, che auspicano l’abbandono, da parte della RPD di Corea, delle armi di distruzione di massa e la sospensione di tutti i programmi e le attività ad esse correlati”. Tale rapporto aggiunge: “Nonostante l’aumento della frequenza con cui gli stati membri presentano al Consiglio di Sicurezza i rapporti relativi all’attuazione a livello nazionale, l’effettiva applicazione delle sanzioni è ben lontana da quanto è necessario per raggiungere l’obiettivo centrale della denuclearizzazione”. Tali osservazioni ribadiscono il concetto, espresso della Commissione ONU nel rapporto presentato a febbraio 2017, che affermava: “Il ritmo e l’intensità senza precedenti dei test missilistici, balistici e nucleari, ha aiutato la nazione a raggiungere traguardi tecnologici sulla potenzialità delle armi di distruzione di massa e indica che questa frequenza è destinata a continuare”. Il rapporto presagiva: “Gli obiettivi definiti dalle risoluzioni, per il conseguimento della denuclearizzazione e di una soluzione pacifica della situazione, sembrano sempre più lontani”. L’ultimo rapporto della Commissione di Esperti ONU afferma: “La RDP di Corea ha fatto dei significativi passi in avanti, a livello tecnologico, nell’ambito delle potenzialità delle proprie armi di distruzione di massa, sfidando il regime sanzionatorio più completo e mirato della storia delle Nazioni Unite”. Lo stesso rapporto aggiunge: “In seguito ai due test nucleari del 2016, che condussero all’adozione delle risoluzioni 2270 (2016) e 2321 (2016), la nazione ha fortemente accelerato il proprio programma di test sui missili balistici, arrivando addirittura a 14 lanci nel 2017, inclusi i due lanci intercontinentali di missili balistici segnalati”. La Commissione ONU osserva che, nel 2017, lo stato nordcoreano ha testato “nuovi sistemi di missili balistici, che mostrano un notevole progresso nella diversificazione degli impianti e della portata, nonché un più breve lasso di tempo tra la presentazione e il lancio dei nuovi missili”, aggiungendo: “Stando a quanto riferito, il paese prosegue con le attività nucleari vietate, producendo a Yongbyon materiale fissile destinato alla fabbricazione di armi e relegando la costruzione e la manutenzione a Punggye-ri (l’unico sito adibito ai test nucleari conosciuto della Corea del Nord)”. Secondo la Commissione ONU, lo stato nordcoreano continua a violare l’embargo delle armi e le forti sanzioni finanziarie e settoriali, attraverso l’esportazione di quasi tutte le materie prime vietate nelle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, generando introiti per almeno 270 milioni di dollari durante il periodo tra il 2 febbraio e il 5 agosto 2017, “mostrando che l’aggiramento del regime sanzionatorio va di pari passo con il suo inasprimento”. La Commissione, coordinata dal britannico Hugh Griffiths, membro dell’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI) comprende: Benoit Camguilhem, Dmitry Kiku, Stephanie Kleine-Ahlbrandt, Youngwan Kim, Maiko Takeuchi, Neil Watts e Jiahu Zong. L’ultimo rapporto della Commissione ONU sottolinea che la RPD di Corea continua a violare le sanzioni finanziarie, collocando agenti all’estero per eseguire transazioni finanziarie per conto degli enti nazionali. “Le istituzioni finanziarie di numerosi stati membri, consapevolmente o meno, hanno fornito servizi bancari corrispondenti ad aziende e persone fisiche di copertura della RPD di Corea impegnate in attività proibite”. Tra l’altro, le aziende straniere mantengono collegamenti con le istituzioni finanziarie del paese, costituite come sussidiarie o imprese in partecipazione in violazione delle risoluzioni. “Il coinvolgimento del personale diplomatico della RPD di Corea nelle attività commerciali e la locazione della proprietà dell’ambasciata generano introiti considerevoli e sono favoriti da molteplici pratiche finanziarie ingannevoli,” sostiene il rapporto. Tra i paesi menzionati dalla Commissione vi sono: Bulgaria, Germania, Polonia e Romania. Stando al rapporto, la Germania ha adottato le misure necessarie per impedire tali attività da parte dei diplomatici nordcoreani. Tali attività finanziarie illecite, afferma la Commissione ONU, beneficiano della mancanza di strutture interne, regolatorie e legali, appropriate, che renderebbero effettive le risoluzioni anche in molti paesi dell’Asia. Citandolo come caso esemplare, il rapporto prosegue: “A febbraio 2017, a seguito della sospensione delle importazioni da parte della Cina, la RPD di Corea ha deviato il carbone verso altri stati membri, che includono Malesia e Vietnam, e lo ha spedito attraverso paesi terzi. Le indagini condotte dalla Commissione rivelano che il paese sta deliberatamente utilizzando canali indiretti per esportare merci proibite, aggirando le sanzioni. “La RPD di Corea, guidata dal Maritime Administration Bureau (MAB), ha continuato a perfezionare le proprie tattiche di evasione, man mano che gli stati membri adottavano misure per ridurre il numero di imbarcazioni del paese battenti bandiera straniera.” Ciò ha portato anche ad un aumento delle navi con bandiera dell’RPD di Corea, molte delle quali sono, formalmente, di proprietà o gestite da aziende straniere, violando le risoluzioni.” La Commissione informa che continuerà a indagare sulla “diffusa presenza di cittadini nordcoreani in Africa e Medio Oriente, in modo particolare nella Repubblica Araba di Siria, che agiscono per conto o su istruzioni degli enti preposti, includendo il loro coinvolgimento in attività proibite, quali il commercio di sistemi missilistici terra-aria”. Secondo la Commissione, è alquanto probabile che il perseguimento dei programmi missilistici nucleari e balistici da parte della RPD di Corea continui a un ritmo veloce, a giudicare dalle dichiarazioni del leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, che includono il suo discorso di Capodanno 2017, in cui ha affermato che “nel 2016, la RPD di Corea ha conseguito lo status di potenza nucleare, […] ha condotto il primo test per la bomba all’idrogeno, nonché test di vari mezzi d’attacco e di testate nucleari” ed “è entrata nella fase finale di preparazione per il lancio di prova del missile balistico intercontinentale”. Rispondendo apparentemente ad alcuni suggerimenti della Commissione ONU, il Consiglio di Sicurezza ha deciso, in data 11 settembre, di imporre alla RPD di Corea una valanga di nuove sanzioni, che includono il divieto di vendita di liquidi di gas naturale alle nazioni dell’Asia nord-orientale e di esportazioni tessili, ma nel contempo proibiscono agli stati membri di fornire visti lavorativi ai propri cittadini. In base ai termini della risoluzione 2375 (2017), il Consiglio ha condannato nel modo più assoluto il test nucleare di Pyongyang del 2 settembre, affermando che l’azione si è compiuta “in palese disprezzo” della propria risoluzione, riaffermando che la RPD di Corea deve immediatamente cessare tutte le attività relative ai propri programmi missilistici, balistici e nucleari, in maniera totale, documentabile e irreversibile. Tra le nuove sanzioni imposte, vi è un divieto di fornitura, vendita o trasferimento di tutti i condensati e i liquidi di gas naturale alla RDP di Corea, così come di esportazioni di prodotti tessili, quali tessuti e prodotti di abbigliamento. Oltre a ciò, il Consiglio ha stabilito che tutti gli stati membri vietino fornitura, vendita o trasferimento, diretti o indiretti, a Pyongyang di tutti i prodotti petroliferi raffinati oltre i 500.000 barili per un periodo iniziale di tre mesi (dal 1 ottobre al 31 dicembre 2017) e superando i 2 milioni di barili all’anno per un periodo di 12 mesi, a partire dal 1 gennaio 2018, e così via ogni anno. In aggiunta, gli stati membri non fornirebbero, venderebbero o trasferirebbero petrolio greggio alla RDP di Corea oltre la quantità fornita, venduta o trasferita da detto stato nei 12 mesi antecedenti all’adozione della risoluzione.11 settembre. Per di più, il Consiglio ha deciso di prorogare un certo numero di sanzioni esistenti, che includono il congelamento delle attività supplementari di un individuo e che sono da imporsi sia un divieto di viaggio che un congelamento dei beni su tre enti aggiuntivi, entrambi allegati al testo. [IDN-InDepthNews – 12 settembre 2017] Foto: I raduni dei soldati dell’esercito acclamano il successo del test della bomba all’idrogeno. Crediti: Rodong Sinmun.

BERLINO | NEW YORK (IDN) – Sei giorni prima di approvare all’unanimità l’imposizione di misure più severe alla Repubblica Popolare Democratica (RPD) di Corea, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ricevette un rapporto, tutt’altro che incoraggiante, sull’applicazione delle sanzioni inflitte finora.

Nuclear Strike No Longer an All-Encompassing Taboo

Viewpoint by Jonathan Power*

Photo credit: National Review

LUND, Sweden (IDN-INPS) – In the Cold War days, some of us used to say, “Better red than dead” – to rebuff those who believed in nuclear deterrence as a way of political life that gave them security. Now those of us who are frightened that Trump could start a nuclear war over Iran or North Korea should coin a new phrase. How about: “Better alive than going to the grave with Kim Jong-un”? Admittedly that doesn’t have the same snappy ring, but get my point?

At the UN recently, President Donald Trump (aka Fire and Fury) threatened to “totally” destroy North Korea if the U.S. was forced to defend itself.

Nobel Peace Prize for ICAN Significant for Nuclear Disarmament

By Sergio Duarte, President of Pugwash

Photo: Sergio Duarte, incoming President of Pugwash and his predecessor Jayantha Dhanapala, who headed the organisation for ten years, with a painting by Kazakh artist and anti-nuclear activist Karipbek Kuyukov in Astana end of August 2017. Credit: Pugwash

NEW YORK (IDN) – For the third time since the creation of the Nobel Peace Prize a civil society organization dedicated to nuclear disarmament has received this prestigious honor. The 2017 Prize has been awarded to the International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), a coalition of non-governmental organizations in 101 countries launched in 2007. Before ICAN, International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW) and Pugwash Conferences on Science and World Affairs also were recipients of the Prize, respectively in 1985 and in 1995 for their actions in favour of peace and nuclear disarmament.

BM Paneli Kuzey Kore’deki Yaptırımlara Hala Kuşkuyla Bakıyor

Yazar: Ramesh Jaura

 Photo: Army-People Rallies Hail Success in H-bomb Test. Credit: The Rodong Sinmun.

BERLİN | NEW YORK (IDN) – BM Güvenlik Konseyinin oy birliğiyle Kuzey Kore Demokratik Halk Cumhuriyeti’ne (Kuzey Kore) ağır yaptırımlar dayatma kararından altı gün önce bugüne kadar eleştirilen yaptırımların uygulanması hakkında teşvik edici olmaktan uzak bir rapor aldı.

5 Eylül tarihinde Kuzey Kore’ye karşı Güvenlik Konseyi yaptırımlarının uygulamasını izleyen BM Uzmanlar Paneli tarafından ibraz edilen raporda şöyle yazıyordu: “Yaptırımlar rejiminin dikkatsiz uygulanmasıyla ülkenin giderek gelişmekte olan kaçma teknikleri, Kore Demokratik Halk Cumhuriyeti’nin tüm kitle imha silahlarını terk etmesi ve ilgili tüm program ve faaliyetleri durdurması kararlarına yönelik hedefleri baltalamaktadır.”

UN Panel Remains Sceptical about Sanctions on North Korea

유엔전문가 패널(집단),북한제재의 효과에 회의적

베르린/뉴욕IDN=라메슈.쟈우라

Army-People Rallies Hail Success in H-bomb Test. Credit: The Rodong Sinmun.유엔안전보장 이사회(안보리) 조선민주주의 인민공화국(DPRK) 대한 지금까지중에서 가장 강도높은 제재조치가  전원일치로 합의되어 6일전, 지금까지의 제재조치의 이행에 대하여 밝은 견해와는 다른 내용의 보고서를  수령하였다.

이보고서는 유엔안보리 북한 제재위원회의 북한 전문가 패널(유엔전문가 패널)95일에 안보리에 제출한것이다. 보고서는「제재조치는 엄격하게 이행되어지지않고 북한에의한 제재의 회피도 더욱더 교묘하개 이루어지고있어 이나라의 대량파괴무기를 폐기하고 모든 관련사업을 중지할것을 요구하는 유엔안보리 결의의 목표는 깨어져지고있다.라고 지적하고있다.

The Complementarity Between Nuclear Ban Treaty and the NPT

By Sergio Duarte, Ambassador, former U.N. High Representative for Disarmament Affairs*

Photo: UN General Assembly adopts the Treaty Prohibiting Nuclear Weapons on July 7, 2017 in New York. Credit: UNODA

This article is based on a presentation by the author at a Pugwash Conference in Castiglioncello, Italy, on September 1, 2017. The full text is available at: http://www.uspid.org/Eventi/Archivio/2017_09Castiglioncello_main.html)

NEW YORK (IDN) – At least in one sense, the Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons adopted on July 7, 2017 can be considered an offspring of the 47-year old Nuclear Non-Proliferation Treaty (NPT). The negotiators of the former clearly intended to provide a path for the fulfilment of the obligation contained in Article VI of the latter. The two texts must not be seen as antagonistic toward each other, but rather as indispensable tools in the effort to eliminate the threat to humanity as a whole posed by the existence of nuclear weapons. This is a common objective of all multilateral instruments concluded by the international community since such weapons began to proliferate in 1945.

Trump Should Reaffirm That “A Nuclear War Must Never Be Fought”

By Daryl G. Kimball

Photo: The Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons, signed 20 September 2017 by 50 United Nations member states. Credit: UN Photo / Paulo Filgueiras

Daryl G. Kimball is Executive Director of the Arms Control Association. This article first appeared with the headline ‘Prohibit, Do Not Promote, Nuclear Weapons Use’.

WASHINGTON, D.C. (IDN-INPS) – At an emergency UN Security Council briefing on September 4 following North Korea’s sixth and largest nuclear test explosion, Nikki Haley, U.S. ambassador to the United Nations, lectured Pyongyang’s leaders that “being a nuclear power is not about using those terrible weapons to threaten others. Nuclear powers understand their responsibilities.”

Days later, in his inaugural address to the UN General Assembly on September 19, U.S. President Donald Trump called North Korea’s leader “rocket man” on “a suicide mission.” Trump warned, “We will have no choice but to totally destroy North Korea” if it threatens U.S. allies in the region. North Korea’s foreign minister replied by saying Trump’s insult makes “our rockets’ visit to the entire U.S. mainland inevitable all the more.”

Bruk sanksjoner, press og diplomati med Nord-Korea: Ekspert

Av J C Suresh

TORONTO | WASHINGTON, DC (IDN) – U.S. President Donald Trump og hans administrasjon har ikke klart å utføre sin egen uttalte politikk om “maksimalt press og engasjement” med Nord-Korea, sier Arms Control Association (ACA), som er dedikert til å promotere offentligforståelse og støtte for effektiv våpenstyringspolitikk.

Kasakhstan slutter seg til FNs vakthund mot atomvåpen i ett milepælstrinn mot ikke-spredning

Av Ramesh Jaura

ASTANA (IDN) – Det ble observert en stillhet den 29. August, klokken 11:05, lokal tid over Kasakhstans hovedstad, Astana, for å ære ofrene fra testingen av atomvåpen 4365 kilometer derfra. Samtidig avfyrte Nord-Korea en mellomstor ballistisk rakett som fløy over Japan: Samme dag ble et nytt anlegg åpnet i Kasakhstan under regi av FNs vakthund mot atomvåpen som kunne åpnet et nytt kapittel i ikke-spredningen.

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