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IDN Global News

I Parlamentari per il Disarmo Nucleare Sottolineano la Necessità di Combattere il Cambiamento Climatico

di Aleksandra Gadzinski

Collage: RAJ IDN-INPS

KATOWICE (IDN) – Le armi nucleari e il cambiamento climatico sono le due peggiori minacce per la sopravvivenza dell’umanità, della civiltà e del pianeta Terra. Alla luce di ciò, a gennaio 2018, il Bollettino degli Scienziati Atomici ha spostato le lancette del simbolico ‘Orologio dell’apocalisse’ a 2 minuti dalla mezzanotte, proprio a causa dei pericoli derivanti dalle armi nucleari e dai cambiamenti climatici, ha dichiarato Alyn Ware, coordinatore internazionale dei Parlamentari Per la Non Proliferazione e il Disarmo Nucleare (PNND), durante un evento tenutosi il 9 dicembre.

L’evento è stato indetto dall’Unione Interparlamentare (UIP) nel contesto della COP24, la 24^ Conferenza delle Parti sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici di Katowice, in Polonia, che si concluderà il 14 dicembre dopo due settimane dalla sua apertura.

Parlamentari ed esperti del clima hanno partecipato all’evento per discutere le azioni del parlamento volte a garantire l’implementazione dell’Accordo di Parigi contro il Cambiamento Climatico, incluse quelle indicate dalla UIP nel Piano d’Azione Parlamentare sul Cambiamento Climatico, e avallate dal Consiglio Direttivo dell’Unione Interparlamentare (UIP) durante la sua 198^ seduta, tenutasi a Lusaka, in Zambia, il 23 marzo 2016.

Parlando a nome della PNND, una rete globale di legislatori impegnati nella prevenzione dell’uso di armi nucleari – che sia intenzionale oppure dovuto a incidenti o a errori di calcolo – e nel raggiungimento di quella pace e quella sicurezza possibili in un mondo privo di armi nucleari, Ware ha dichiarato: “È possibile eliminare le minacce derivanti dalle armi nucleari e dal cambiamento climatico, per realizzare un mondo sostenibile e sicuro”.

Il pre-requisito necessario è una “sufficiente volontà politica di superare l’inerzia istituzionale e di prevalere sugli interessi economici di parte garantiti dallo status quo”. Per quanto riguarda il cambiamento climatico, Ware identifica questi interessi particolari soprattutto nel settore dei carburanti fossili. Mentre, per quanto riguarda le armi nucleari, si tratta dei produttori delle armi nucleari stesse – una manciata di compagnie che, nel complesso, guadagnano oltre 100 miliardi di dollari all’anno, la cui lobby spinge prepotentemente per mantenere attiva la corsa al nucleare, ha aggiunto Ware.

Il coordinatore internazionale della PNND ha sottolineato il ruolo indispensabile dei parlamentari nella costruzione di tale volontà politica e nella promozione di politiche specifiche, incluse le politiche finanziarie, mirate a realizzare lo spostamento degli investimenti dalle armi nucleari a obiettivi di sviluppo sostenibile, e la sostituzione dei carburanti fossili con energia rinnovabile al 100%, allo scopo di invertire il processo del cambiamento climatico.

“Per questa ragione, accogliamo con favore le iniziative volte a sostenere i parlamentari nello svolgimento di questi compiti in modo efficace nei loro rispettivi paesi,” ha detto Ware. In particolare, ha dato risalto all’organizzazione del Global Renewables Congress, una rete internazionale di attuali ed ex-legislatori presieduta da Bärbel Höhn, ex parlamentare del Bundestag tedesco, e sostenuta dal World Future Council, che lavora per costruire la volontà politica e per la promozione di politiche mirate alla sostituzione dei carburanti fossili con energie rinnovabili al 100%.

Alyn Ware è il coordinatore del Programma per la Pace e il Disarmo del World Future Council.

L’11 dicembre, il World Future Council terrà uno speciale evento nel corso della COP24 per presentare il Global Renewables Congress (GRC), co-presieduto dal commissario ad interim per la Riforma dell’Energia in Africa, in rappresentanza del Ministero Federale della Cooperazione e dello Sviluppo Economico.

GRC intende incentivare:

Lo scambio di esperienze riguardanti l’implementazione di politiche volte a garantire un contesto favorevole allo sviluppo delle energie rinnovabili e agli investimenti a livello nazionale e locale (prezzo rispetto al carbone, incentivi, tariffe di riacquisto, ecc.)

Lo scambio di dati sulle necessità politiche e tecniche per l’elettrificazione dei settori non ancora elettrificati (trasporti, riscaldamento, ecc.)

Il potenziamento delle capacità di sviluppo di scenari tecnici e percorsi politici volti a raggiungere in tutti i settori obiettivi legati all’energia rinnovabile

Relazioni sulle tendenze e gli sviluppi tecnici chiave (es. ruolo dei batteri, biocarburanti, tecniche di cottura alternative, ecc.)

“Incoraggiamo i parlamentari a entrare a far parte di questa rete e a farne uso. Inoltre, esortiamo i parlamentari a dare priorità all’eliminazione degli attuali incentivi finanziari per i combustibili fossili – incentivi introdotti per garantire una fornitura energetica continuata – per, invece, passare a incentivare le energie rinnovabili, che attualmente sarebbero in grado di soddisfare il fabbisogno energetico, se sviluppate a sufficienza,” ha dichiarato Ware.

Ad esempio, con provvedimenti che mettano fine agli incentivi e puntino a disinvestire i fondi pubblici (come fondi sovrani e pensionistici) dai settori dei carburanti fossili e delle armi nucleari.

Alcuni governi – tra cui Lichtenstein, Nuova Zelanda, Norvegia e Svizzera – hanno già adottato misure per smettere di investire i fondi pubblici nel settore delle armi nucleari, e queste misure non hanno avuto ripercussioni negative sulle prestazioni finanziarie dei fondi stessi.

Simili disinvestimenti pubblici dal settore dei combustibili fossili, accompagnati dal reinvestimento in energie rinnovabili, contribuirebbero in modo significativo a velocizzare la transizione verso le energie rinnovabili e a garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti dall’accordo di Parigi, ha detto il coordinatore internazionale del PNND. [IDN-InDepthNews – 10 dicembre 2018]

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