Nuclear Abolition News and Analysis

Reporting the underreported threat of nuclear weapens and efforts by those striving for a nuclear free world.
A project of The Non-Profit International Press Syndicate Group with IDN as flagship agency in partnership with Soka Gakkai International in consultative
status with ECOSOC.

logo_idn_top
logo_sgi_top

Watch out for our new project website https://www.nuclear-abolition.com/

About us

TOWARD A NUCLEAR FREE WORLD was first launched in 2009 with a view to raising and strengthening public awareness of the urgent need for non-proliferation and ushering in a world free of nuclear weapons. Read more

Related Web Sites

IDN Global News

Un premio Nobel per la pace chiede di ridurre le spese militari e di investire nella sanità

Di Jutta Wolf

BERLINO (IDN) – La più antica ONG per la pace del mondo, l’Ufficio Internazionale per la Pace (UIP) vincitore del Premio Nobel per la pace nel 1910, chiede una “drastica riduzione” della spesa militare a favore dell’assistenza sanitaria e del soddisfacimento dei bisogni sociali. Una petizione lanciata il 27 marzo e firmata da tutti gli interessati verrà presentata all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il primo giorno della prossima sessione che si aprirà il 15 settembre 2020.

Dietro i nuovi lanci missilistici della Corea del Nord in mezzo alla pandemia di coronavirus

Di Santo D. Banerjee

NEW YORK (IDN) – Mentre la comunità internazionale era assorta nella lotta alla pandemia COVID-19, quest’anno è stata costretta anche a rispondere ai primi lanci missilistici della Corea del Nord. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito a porte chiuse il 5 marzo ma non è riuscito a concordare una risoluzione.

Comitato per l’insegnamento riguardante le richieste “Niente più guerra” dell’ONU

di Narin B. Stassis

La scrivente è attualmente vicepresidente del Comitato per l’insegnamento sull’ONU. Ha anche ricoperto il ruolo di dirigente degli studi e dell’istruzione, è un’educatrice di lunghissima esperienza e possiede una laurea magistrale in educazione internazionale conseguita alla Lesley University.

Ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo sul Nucleare Iraniano lascia un’eredità sconcertante

Di Bernhard Schell

ISTANBUL (IDN) — L’Iran è stato respinto per l’annuncio del 5 gennaio che non avrebbe più rispettato alcune “restrizioni operative” sull’arricchimento dell’uranio nell’accordo nucleare, formalmente noto come il Piano d’azione comune congiunto o JCPOA. La dichiarazione ha anche sollevato dubbi circa le attività e le intenzioni del regime e il destino dell’accordo nucleare.

Gli stati del Medio Oriente sono tornati sui propri passi per “una zona franca di armi di distruzione di massa”.

Punto di vista di Sergio Duarte

Lo scrittore è presidente del Pugwash ed e’ stato Alto Rappresentante delle Nazioni Unite per il Disarmo.

Foto: Vista della scultura “Good Defeats Evil”  sul terreno della sede delle Nazioni Unite, presentata alle Nazioni Unite dall’ ex-Unione Sovietica, ora Federazione Russa, in occasione del 45 ° anniversario dell’Organizzazione. Credito: foto ONU / Manuel Elias.

NEW YORK (IDN) – Presso le Nazioni Unite, l’istituzione di una zona franca da armi nucleari nella regione del Medio Oriente, è stata una delle imprese più frustranti nel campo del controllo degli armamenti e della non proliferazione. Negli ultimi decenni è stato possibile, per gli Stati di altre regioni del globo, negoziare e adottare con successo trattati che istituiscono zone libere da armi nucleari che contribuiscono notevolmente al miglioramento della pace e della sicurezza.

Resistere all’erosione del TNP per liberare il mondo dalle bombe atomiche

Fatiscente panorama della sicurezza in vista della Conferenza di riesame del 2020

Foto: Sergio Duarte, allora Alto rappresentante delle Nazioni Unite per il disarmo, che apre la 6^ Conferenza per la facilitazione dell'entrata in vigore del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT), il 24 settembre 2009, a New York. Foto n.411972. Crediti: Foto delle Nazioni Unite / Sophia Paris.

Il punto di vista di Sergio Duarte

L’ambasciatore Sergio Duarte è il presidente delle Conferenze di Pugwash sulla scienza e gli affari mondiali, nonché un ex alto rappresentante delle Nazioni Unite per gli affari del disarmo. È stato presidente della Conferenza di riesame del Trattato sulla non proliferazione del 2005.

NEW YORK (IDN) – Il prossimo 50° anniversario dell’entrata in vigore del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) offre l’opportunità di cercare insegnamenti da trarre dalla sua storia e dai cicli di riesame.

Il gioco di colpa ostacola il cammino verso il 50° anniversario del TNP

Il punto di vista di Tariq Rauf

Foto: Syed Hasrin Syed Hussin, Presidente del Terzo comitato preparatorio per la Conferenza di revisione 2020 del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP), parla alla stampa in merito alla conclusione della terza e ultima sessione prima della Conferenza di revisione del 2020. 10 maggio 2019. Quartier generale delle Nazioni Unite, New York.

Tariq Rauf è stato Direttore supplente dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA), Delegazione TNP, dal 2002 al 2010, e ha partecipato a tutte le riunioni del TNP come delegato ufficiale dal 1987 al 2019. Qui sono espresse le sue opinioni personali. Clicca qui per il suo precedente articolo.

L’orchestra del Titanic suona, mentre il sistema di controllo delle armi nucleari crolla

Il punto di vista di Tariq Rauf

Nella foto: il Presidente Syed Hussin si rivolge all’NPT PrepCom del 2019. Foto di: Alicia Sanders-Zakre, Arms Control Association.

L’autore è stato vice-capo della delegazione per il Trattato di non proliferazione (NPT) per il 2002-2010 dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) ed è stato presente in qualità di delegato ufficiale a tutti i vertici NPT dal 1987 al 2019. In questa sede egli parla a titolo personale.

NEW YORK (IDN) – La terza e ultima sessione del Comitato preparatorio (PrepCom) della Conferenza del 2020 per la revisione del Trattato di non proliferazione nucleare (NPT), tenutasi alla sede ONU di New York, si è conclusa con un nulla di fatto, a causa di divergenze sui tempi e la latitudine del disarmo nucleare.

I Parlamentari per il Disarmo Nucleare Sottolineano la Necessità di Combattere il Cambiamento Climatico

di Aleksandra Gadzinski

Collage: RAJ IDN-INPS

KATOWICE (IDN) – Le armi nucleari e il cambiamento climatico sono le due peggiori minacce per la sopravvivenza dell’umanità, della civiltà e del pianeta Terra. Alla luce di ciò, a gennaio 2018, il Bollettino degli Scienziati Atomici ha spostato le lancette del simbolico ‘Orologio dell’apocalisse’ a 2 minuti dalla mezzanotte, proprio a causa dei pericoli derivanti dalle armi nucleari e dai cambiamenti climatici, ha dichiarato Alyn Ware, coordinatore internazionale dei Parlamentari Per la Non Proliferazione e il Disarmo Nucleare (PNND), durante un evento tenutosi il 9 dicembre.

Il Giappone considera modi per “togliersi la camicia di forza” e andare fino in fondo verso l’abolizione del nucleare

A cura di Katsuhiro Asagiri

Photo (from left to right): Ms. Kaoru Nemoto, Director of the United Nations Information Centre in Tokyo; Mr. Nobuharu Imanishi, Director of Arms Control and Disarmament Division, MOFA; Ms. Masako Toki, Education project manager at the James Martin Center for Nonproliferation Studies at the Middlebury Institute of International Studies at Monterey; Ms. Mitsuki Kudo, Nagasaki Youth Delegation 2018. Credit: Katsuhiro Asagiri.

TOKYO (IDN) – Il forte interesse del Giappone nei confronti degli sforzi della comunità internazionale, volti ad aiutare a dare inizio a un mondo libero da armi nucleari, è emerso durante il periodo di preparazione alla celebrazione della Giornata Internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari, ricorsa il 26 settembre, che è stata fissata per la prima volta nel 2014, in seguito ad una delibera dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Search

Newsletter

Report & Newsletter

Toward a World Without Nuclear Weapons 2022

Scroll to Top